Buffy, the Vampire Slayer – Recensione prima e seconda stagione

Buffy, the Vampire Slayer (in italiano Buffy l’ammazzavampiri) è una serie tv cult andata in onda tra la fine degli anni ’90 e gli inizi degli anni 2000. La decisione di farci un articolo adesso può risultare bizzarra, me ne rendo conto: il fatto è che l’ho vista per la prima volta solo nel 2013, e solo le prime tre stagioni. Da allora mi è rimasta la curiosità di scoprire come si sarebbero evolute le cose, e quindi ho deciso che i tempi fossero maturi per un rewatch. Considerata la brevità della prima stagione, penso sia più utile parlare della prima e della seconda stagione insieme. L’articolo è rivolto a chi ha già visto la serie, pertanto gli spoiler non verranno segnalati!

A fine visione, ho dato un’occhiata ad alcune vecchie interviste al creatore (Joss Whedon) e al cast, presenti negli extra dei DVD. Whedon racconta di aver visto molti film horror in cui la protagonista bionda si faceva sempre fregare e/o uccidere… e quindi è nata così l’idea (sotto forma di film) di Buffy. La presenza di tanti mostri nella serie presi dall’immaginario collettivo è, a detta sua, una metafora di quanto possa essere spaventosa la vita di un adolescente al liceo. Insomma, queste sono le premesse: una serie tv con una protagonista molto forte, una perfetta combinazione di teen drama, horror e intrattenimento.

Trama e Personaggi

Buffy Summers (Sarah Michelle Gellar) è una giovane sedicenne che si trasferisce con la madre Joyce (Kristine Sutherland)nella cittadina di Sunnydale, in California. All’apparenza un posto normalissimo, Sunnydale in realtà sorge sulla Bocca dell’Inferno (Hellmouth), un luogo di convergenza mistica in cui accadono fenomeni magici/paranormali. La cittadina perfetta per Buffy quindi, in quanto lei è una cacciatrice, ossia una persona destinata a uccidere i vampiri (e in generale a contrastare le forze del male), con l’aiuto dei suoi amici e di Rupert Giles (Anthony Stewart Head), il suo Osservatore.

Buffy Summers

Buffy è divisa tra due mondi: una vita “normale” da adolescente che va a scuola e pensa ai compiti, alle amicizie e ai ragazzi; e una vita segreta (oddio beh, in realtà mica tanto) in cui fa i turni di notte al cimitero a caccia di vampiri. Buffy sente molto la necessità di condurre una vita tranquilla, cosa impossibile visto il suo ruolo di Ammazzavampiri; questo aspetto causa spesso molte tensioni all’interno delle prime stagioni. A questo proposito, la madre Joyce non sa assolutamente nulla di cosa fa Buffy ogni notte, per cui è sempre presente questo elefante rosa nella stanza: la ragazza è costretta a mentire di continuo e il loro rapporto non può essere davvero autentico. Buffy passa momenti in cui vorrebbe fregarsene di tutto e momenti in cui fa le ronde notturne anche con la febbre, prendendo sul serio il suo lavoro; è dotata in una incredibile forza fisica, è esperta nel combattimento corpo a corpo e nell’utilizzo delle armi. Inoltre, chi ha visto la serie in italiano non conosce il suo amore per la pizza all’ananas…

Purtroppo Buffy non viene quasi mai creduta: nonostante sia responsabile della sicurezza dei cittadini di Sunnydale e dintorni e salvi tantissime persone nel corso delle stagioni, la natura segreta della sua missione la rende strana agli occhi dei compagni e criminale agli occhi del preside Snyder (Armin Shimerman) e della polizia. È uno dei prezzi da pagare per essere la Cacciatrice: per fortuna può contare sul sostegno degli amici, in particolare Willow (Alyson Hannigan) e Xander (Nicholas Brendon). Si avverte molto che il personaggio di Buffy sia stato creato con l’intenzione di essere un modello di riferimento: per certi versi, è una ragazza normalissima che affronta l’adolescenza con le sue sfide e le sue problematiche! Si mette spesso in gioco, cerca di capire qual è la cosa più corretta da fare e non è troppo inflessibile nei suoi giudizi. Possiamo dire che sia una protagonista eccezionale!

Angel

Angel (David Boreanaz) è un vampiro con una storia particolare: incredibilmente feroce e distruttivo, viene punito da una famiglia di zingari, che tramite un rituale gli restituisce l’anima. La punizione consiste nel fatto che, avendo adesso un’anima e quindi sentimenti tipicamente umani, Angel vive con un tremendo rimorso per il suo passato decisamente oscuro. Inizialmente Angel compare a caso per annunciare un nuovo pericolo a Sunnydale, ma nel corso delle puntate la sua presenza si fa più assidua, fino ad essere romanticamente coinvolto con Buffy. Non dobbiamo tenere conto della differenza di età fra i due, in quanto Angel ha più di 200 anni mentre Buffy è ancora una minorenne, ma facciamo finta che lui sia come uno studente universitario (la questione viene sollevata solo di sfuggita). La loro storia tutto sommato non è male; poteva essere gestita in modo più pesante.

Tuttavia, è inevitabilmente drammatica: qualora Angel dovesse vivere un momento di pura felicità, tornerebbe al suo stato di vampiro senz’anima (cosa che accade quando i due fanno sesso per la prima volta). Una storia destinata ad essere tormentata, soprattutto alla fine della seconda stagione: Buffy è costretta ad esiliare un demone particolarmente potente spedendo Angel insieme a lui. Tuttavia, pochi istanti prima, Angel torna umano grazie ad un incantesimo di Willow: Buffy non lo sapeva perché Xander… ha mentito a riguardo! Un ottimo esempio di come le cose possono andare storte a causa di elementi imprevedibili.

Considerando le vecchie pubblicità del finale della seconda stagione, c’era molto interesse rispetto alla coppia Buffy-Angel. Per chi volesse riguardare questo bellissimo finale c’è questa clip strappalacrime su Youtube…

Xander Harris

Xander assume il ruolo di buffone del gruppo, oltre a quello del ragazzo perennemente innamorato: i sentimenti che prova per Buffy, Willow e Cordelia contemporaneamente sono parecchio intricati. Xander è quello che sdrammatizza sempre, facendo spesso battute fuori luogo; tuttavia, nonostante voglia passare per “scemo”, i suoi dialoghi sono sempre brillanti e sofisticati. Inutile nascondere che ho adorato la sua relazione con Cordelia, sebbene proprio non sia in grado di focalizzare l’attenzione su una ragazza soltanto.

Willow Rosenberg

Willow è uno dei personaggi che si evolve di più nel corso delle stagioni: inizialmente è una ragazza molto timida e insicura, appassionata di computer e di salopette. A poco a poco però emerge una natura più “bossy”: diventa più sicura di sé, inizia ad insegnare informatica e alla fine della seconda stagione emergono le sue doti di strega. Al momento posso dire che si tratta di un bel personaggio, molto presente e supportiva nei confronti di Buffy e carina e goffa nella sua relazione con Oz (Seth Green).

 

Cordelia Chase

Cordelia (Charisma Charpenter) ci viene presentata come la classica mean girl: frequenta solo le ragazze cool della scuola, si definisce cacciatrice di uomini e, inizialmente, disprezza il gruppo di Buffy. Suo malgrado, però, si ritrova sempre al centro di situazioni soprannaturali, per cui a poco a poco comincia a frequentare la gang. Bellissimo l’episodio della seconda stagione in cui ce la ritroviamo ad affilare paletti in biblioteca: da lì in poi la sua presenza nel gruppo è fissa. Cordelia è così schietta da non avere alcun tatto e si concentra spesso su dettagli superficiali (come l’aspetto fisico, il trucco, i capelli, il vestiario ecc); purtroppo non riesce mai davvero ad emergere. Viene presa poco sul serio e sembra “di troppo” rispetto al ruolo degli altri: a questo proposito, nell’ultimo episodio della seconda stagione, quando i vampiri attaccano la biblioteca e Willow viene colpita da una libreria, Cordelia racconta di essere scappata per un bel po’ prima di rendersi conto che… nessuno la inseguiva. Sapere che poi dalla quarta stagione non è più presente mi dispiace parecchio, anche se mi dicono che la sua mancanza non si avverte più di tanto.

Spike e Drusilla

Dopo un cattivo non troppo interessante della prima stagione, nella seconda stagione arrivano due personaggi con una storia molto più approfondita: Spike (James Masters) e Drusilla (Juliet Landau), due vampiri che stanno insieme da oltre cent’anni. Drusilla ha una storia molto triste alle spalle: Angel ha ucciso tutta la sua famiglia, l’ha torturata e infine resa un vampiro. Di conseguenza è una donna molto instabile e imprevedibile: Spike reagisce con molta premura alle sue crisi (sebbene ogni tanto si incazzi pure lui).

Mentre i vampiri vengono classicamente intesi come votati alla distruzione della vita e dell’essere umano, questa coppia preferisce invece godersi i piaceri della vita. A questo propositivo, ho trovato particolarmente azzeccata dal punto di vista narrativo la scelta di Spike di contattare Buffy per fermare Angel, alla fine della seconda stagione! Il dialogo tra Buffy e Spike in quell’occasione, oltre ad essere divertente, offre uno spunto sulla banalità del male di questi antagonisti il cui scopo è la distruzione totale della vita. Per chi volesse riguardarsela, c’è questo spezzone su Youtube.

 

Rupert Giles e Jenny Calendar

Giles è il bibliotecario della Sunnydale High School e fa da guida a Buffy: ha un sapere enciclopedico e prova una curiosa attrazione scientifica verso i mostri. Giles funge un po’ da padre per Buffy e cerca sempre di riportarla al suo ruolo di cacciatrice, sebbene ogni tanto si sciolga e le dia il permesso di fare quello che le pare. In quanto Osservatore, Giles è davvero nel suo ruolo di studioso onnisciente; è vero anche che l’addestramento di una Cacciatrice è anche fisico, per cui è sempre divertente vederlo mentre si allena con Buffy o mentre accoppa qualche mostro!

Jenny Calendar (Robia LaMorte) è la professoressa di informatica e si interessa di magia… tra i due non poteva non scattare qualcosa! La loro storia è davvero tenera e procede a piccoli passi, purtroppo poi interrotta dalla morte di Miss Calendar per mano di Angel (nella sua versione senz’anima). Mi è dispiaciuto molto, il personaggio mi piaceva ed era interessante la chimica che aveva col gruppo! Anche se devo ammettere che il suo ruolo nella sottotrama di Angel mi sembra una decisione dell’ultimo minuto (a quanto pare lei è una discendente della famiglia di zingari che ha maledetto Angel). In un segno di continuità probabilmente, è grazie ai siti e agli appunti di Miss Calendar che Willow approfondisce le sue conoscenze con la magia.

Episodi

Le puntate si incentrano perlopiù sul “mostro del giorno”, sebbene non manchi una trama orizzontale, principalmente dedicata ai vampiri. Se devo essere sincero, nel corso di queste prime stagioni ho apprezzato di più gli episodi relativi alle creature bizzarre e misteriose, in quanto mostrano lo sforzo creativo degli sceneggiatori, rispetto al vampiro più forte di turno. Lo dico consapevole che nella maggior parte dei casi si tratta di puntate filler, senza particolari avanzamenti di trama (non per questo meno godibili).

Episodi che fanno riflettere

Vista la particolarità di Sunnydale, si possono verificare fenomeni assurdi anche alle persone normali: è il caso di una ragazza che diventa letteralmente invisibile perché a scuola veniva ignorata da tutti. Questo potere la incattivisce, portandola a vendicarsi sui compagni di scuola…

In un altro caso, un ragazzo con un cancro terminale decide di “vendere” Buffy a Spike in cambio della vita eterna. Gli aspetti più riflessivi che possono generare questi episodi sono mitigati dal black humour che permea la serie; per certi versi è un peccato, anche se mi rendo conto che in un teen drama questi aspetti devono essere ben bilanciati. Ed ecco così che Spike mantiene la promessa e rende quel ragazzo un vampiro: ma non appena si “risveglia”, Buffy è lì ad aspettarlo fuori dalla tomba con un paletto…

Altri episodi sono incentrati sui rapporti familiari complicati o malati, che presentano risvolti paranormali: pensiamo ad Amy, la cui madre si impossessa del suo corpo per poter frequentare di nuovo il liceo; o a quella madre che non ha superato il lutto per il figlio morto giovane, il cui corpo è stato riassemblato dal fratello. In questo caso, il ragazzo si preoccupa di trovare una ragazza per il fratello, per cui si procurare tre corpi di giovani ragazze e ne seleziona alcuni pezzi per fare la ragazza “ideale”. Sì, in Buffy sì dà libero sfogo alle fantasie più perverse e morbose.

Episodi con mostri creativi

La serie tv di Buffy attinge a un vasto immaginario collettivo di mostri di tutti i tipi: dalle mantidi religiose che possono assumere fattezze umane allo scopo di attrarre ragazzi vergini per fecondare le sue uova, a giganteschi bezoar che possono manipolare gli esseri umani con dei parassiti…

Ewww

Ho apprezzato moltissimo il gran lavoro che c’è dietro la creazione dei mostri: c’era un reparto che creava letteralmente le maschere, le protesi e i vari apparati per rendere credibili queste creature. Una delle soluzioni più interessanti riguarda l’uomo robotico che corteggia Joyce, la cui protesi è stata complessa da creare e indossare!

Episodio preferito prima stagione: Il male nella rete (i robot…you jane)

Questo episodio inizia con un flashback ambientato qualche secolo prima a Cortona: gli attori americani parlano un italiano maccheronico che rende la puntata esilarante sin dall’inizio. Un demone molto pericoloso viene evocato inconsapevolmente da Willow tramite lo scanner: ecco quindi una forza del male che si diffonde tramite la rete, di sicuro un’idea innovativa ai tempi. Inoltre, la stessa Willow si innamora tramite la chat di un ragazzo mai visto… una puntata antisegnana sul pericolo dei rapporti instaurati in chat, insomma. In questa puntata compare per la prima volta Jenny Calendar, uno dei miei personaggi secondari preferiti. C’è un po’ di tutto in questo episodio, da un lato la parte incredibilmente attuale delle infatuazione di Willow, dall’altro l’originalità di inserire un demone antico in un contesto moderno come internet.

Episodio preferito seconda stagione: Caccia all’uomo (Bewitched, Bothered and Bewildered)

L’episodio che mi ha fatto più ridere in assoluto è quello in cui Xander decide di vendicarsi di Cordelia, che lo ha lasciato per un motivo stupido, tramite un incantesimo fatto da Amy (ve la ricordate? La figlia della strega del terzo episodio della prima stagione…). Tuttavia, essendo Cordelia davvero innamorata di Xander, l’incantesimo non funziona come dovrebbe: tutte le donne di Sunnydale si innamorano del ragazzo. Ad onor del vero, bisogna riconoscere che Xander non approfitta di Buffy che gli si getta praticamente ai piedi… e che viene trasformata in un topo da Amy! La puntata è tutto un correre qui e lì, con Xander inseguito da un plotone di ragazze: dalle amiche smorfiose di Cordelia, alla signora della mensa, persino dalla madre di Buffy e da Drusilla!

Momenti critici

Un aspetto che mi lascia perplesso di Buffy come serie è la quantità incredibile di morti che avvengono a Sunnydale. Studenti che si suicidano, presidi mangiati dalle iene, infermiere che finiscono preda di mostri acquatici… sono cose all’ordine del giorno. E nessuno sembra particolarmente toccato da queste sorte, l’atteggiamento generale a fine puntata è “ok dai, siamo tutti stanchi ed è stata una giornata dura, andiamo al Bronze a festeggiare”. Forse è un po’ il rischio che si palesa quando si crea un teen drama con elementi horror e comici: la morte viene accettata come una cosa normale da tutto il cast (ad eccezione della morte di Kendra e di Miss Calendar). A livello di trama, dobbiamo chiudere un occhio su tante cose: ad esempio la polizia compare solo di tanto in tanto, e solo alla fine della seconda stagione fanno un nesso diretto tra i misteri di Sunnydale e Buffy, che viene accusata dell’omicidio di Kendra (le accuse cadono magicamente all’inizio della terza stagione). Inoltre, non ho apprezzato molto la sotto trama del Consacrato: un bambino che dovrebbe essere importantissimo per i vampiri e che viene rinchiuso da Spike in una gabbia e… lasciato morire al sole. Insomma, alcune trame sembrano essere gestite un po’ a caso, anche se ogni tanto ci mostrano degli indizi su alcuni personaggi, lasciando intendere di avere delle idee a lungo termine (all’inizio della seconda stagione vediamo Snyder che mostra di essere a conoscenza della Bocca dell’Inferno, un elemento che ritorna nella terza stagione).

Momenti epici

La serie ci regala parecchi momenti memorabili, che spesso hanno un risvolto assurdo o comico. I miei complimenti per la scena di Joyce che colpisce Spike con un’accetta!

Un’altra scena bellissima: combattimento al Bronze, Buffy rompe una finestra considerando a voce alta che la luce del sole ucciderà il vampiro… ma in realtà è solo la luce di una lampada! Allora Buffy lo prende in giro dicendo che mancano ore all’alba prima di ucciderlo.

In generale, i momenti d’azione sono tutti ben fatti e coinvolgenti. Ci sono fughe, inseguimenti, esplorazioni di luoghi oscuri e soprattutto… scazzottate! La logica di Buffy vuole che prima di conficcare il paletto bisogna inscenare un corpo a corpo. Inutile dire che Buffy se la cava praticamente sempre in virtù della sua forza eccezionale o del deus ex machina di Angel o degli amici.

Conclusioni

Penso sia stata un’ottima idea quella di riprendere questo telefilm iconico. Buffy è una serie scritta molto bene, con personaggi intriganti e una storia molto avvincente. Nonostante sia un teen drama, vengono affrontate molte tematiche interessanti e sono proprio curioso di scoprire cosa mi riserveranno le stagioni successive!

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