Buffy, the Vampire Slayer – Recensione terza stagione

Inizio l’articolo con questa sigla alternativa della terza stagione di Buffy, che rende giustizia al personaggio di Faith!

Abbiamo lasciato la seconda stagione con Buffy che uccideva Angel e se ne andava di casa afflitta. Forse il verbo uccidere non è molto adatto: Angel è stato bandito in una dimensione demoniaca di tormento, un fato probabilmente ben peggiore alla morte! Giles, Xander, Willow e Cordelia passano l’estate ad affrontare demoni senza la Cacciatrice, che vive da qualche parte lontano da casa. È un inizio molto triste, quello della terza stagione: ho notato che la prima puntata è spesso alienante rispetto alla stagione nella sua interezza. Buffy vive da sola in un minuscolo appartamento e lavora come cameriera in un fast food, non sente più né la madre né gli amici…

Tuttavia, alla fine Buffy ritorna a Sunnydale, per la gioia della madre e degli amici, i quali non riescono a fare a meno di rimproverarla duramente. Ho trovato la loro rabbia un po’ fuori luogo: insomma, Buffy è stata costretta ad esiliare il suo fidanzato, e la madre l’ha cacciata di casa… diamole un po’ di tregua! Dopo questo inizio un po’ angosciante, ci ritroviamo in una classica stagione di Buffy ambientata a scuola, l’ultimo anno prima del diploma. Come al solito dividerò la recensione in più punti, toccando gli argomenti che mi hanno colpito di più.

Faith

Una grossa novità di questa terza stagione è l’introduzione di un personaggio molto interessante: Faith (Eliza Dushku), una nuova cacciatrice! Faith è una mina vagante: non tollera le regole, vive molto alla giornata e prova un piacere sadico nello sterminare vampiri. Non ha neanche un Osservatore: in una puntata arriva una impostora che si presenta come la nuova Osservatrice di Faith, ma in realtà è interessata solo al Guanto di Mynigon (un artefatto che dà un potere immenso a chi lo indossa). È la prima puntata in cui intravediamo il percorso verso il Male che intraprende Faith, che si ritrova sempre delusa dalle figure in cui ripone la sua fiducia. La ragazza a poco a poco si allontana dal gruppo, soprattutto per gli attriti e le discussioni con Buffy, e a un certo punto si allea col sindaco Richard Wilkins, il principale nemico della terza stagione.

Il personaggio di Faith mi piace molto: si distingue bene sia da Buffy, sia da Kendra (l’altra cacciatrice, morta nella seconda stagione). Ha un passato problematico, si annoia facilmente, tende ad essere molto aggressiva. La svolta cruciale si ha quando uccide vicesindaco Finch: Faith non mostra alcun senso di colpa, mentre invece Buffy è sconvolta. Penso che in questo caso abbiano giocato molto sul parallelismo fra le due cacciatrici: mentre per Buffy l’idea di uccidere un essere umano è tremenda (un aspetto esplorato nella seconda stagione), per Faith è semplicemente un incidente che può capitare durante il lavoro di cacciatrice. Alla fine è stato triste vedere quanto in fondo possa andare Faith (seducendo Angel per rimuovergli l’anima), così com’è stato triste vedere fin dove si è spinta Buffy (che le ha inferto un colpo mortale). Gli sceneggiatori sono stati molto bravi a creare questa tensione fra i due personaggi, per quanto idealmente avrei preferito un percorso di redenzione per la ragazza. Però oh, non possiamo escludere niente: arrivati a questo punto, Faith è in coma all’ospedale e invia dei sogni a Buffy… non so come gestiranno la trama nelle successive stagioni. Faith in più occasioni salva Buffy, e questo non possiamo non tenerlo in considerazione.

Angel

Qualcuno forse avrà pensato che ci saremmo liberati di Angel, ma in realtà fa il suo ritorno nel mondo dei vivi (completamente nudo)! Buffy rivela di aver capito che fosse tornato buono prima di ucciderlo, e questo ha reso il suo compito mille volte più difficile alla fine della seconda stagione! Angel deve fare un lento percorso di riabilitazione, supportato da Buffy: inizialmente i due provano ad essere amici, con molta difficoltà… ma alla fine ristabiliscono una relazione abbastanza tenera. Oserei dire più matura, se non fosse per quel gap generazionale inevitabile tra i due.

Purtroppo questa storia non ha un lieto fine: Angel si rende conto (forse un po’ tardi) che è meglio lasciare Buffy, probabilmente spinto anche da Joyce che si intromette. A me è dispiaciuto farlo tornare dopo quella uscita di scena (che sembrava definitiva) per poi estrometterlo per esigenze di trama. Evidentemente c’erano altri piani sia per lui (una serie tv a lui dedicata), sia per lei (nuove storie d’amore). Da un punto di vista narrativo, è tipico mostrare un amore adolescenziale nella fase scolastica delle serie tv americane. Un aspetto da non sottovalutare è l’impossibilità della coppia di fare sesso senza conseguenze devastanti! Personalmente Angel mi piace, avete fatto caso a come sta curvo? E al fatto che sia di così poche parole? Un perfetto contrasto con la verbosità incredibile di Xander. Non so se vedrò la serie tv Angel, me ne hanno parlato un po’ male; però mi mancherà questo personaggio.

Cordelia

Eccoci qua: uno dei personaggi potenzialmente più interessanti è stato liquidato banalmente dopo pochissimo. Cordelia è un personaggio insolito in questo contesto, e proprio per questo risalta parecchio. Tuttavia in questa stagione sembra regredire: quei passi avanti fatti nella stagione precedente si perdono e ci ritroviamo un personaggio superficiale e sprezzante come lo era nella prima stagione. Mi chiedo se gli sceneggiatori non odiassero il personaggio di Cordelia: non solo viene tradita da Xander, ma il padre si ritrova in seri guai lasciando la famiglia in difficoltà finanziarie! Parliamo un attimo di questa “storia” tra Xander e Willow: era davvero necessaria? Sappiamo che la ragazza ha sempre coltivato un sentimento verso il suo migliore amico, ma è anche vero che Xander non ha mai manifestato interesse per lei, anzi! Prima si prende una cotta per Buffy, poi inizia una relazione con Cordelia… capisco l’adolescenza, capisco che ci si possa comportare in modo leggero, però boh, ho trovato poco sensata questa loro interazione. Tant’è che dopo l’argomento non viene più ripreso, e Willow riprende a vedersi con Oz! Da allora Cordelia diventa davvero una comparsa, comparendo poco nelle puntate e sempre per ruoli di poca importanza. Quando poteva essere empatica nei confronti di Buffy che torna dopo l’estate, le danno delle battute tremende; in ogni interazione con Xander è sempre velenosa (magari questo è più comprensibile).

In due momenti ha brillato: quando riconosce il valore di Buffy e quando alla fine della terza stagione uccide il suo primo vampiro (a quanto pare, su richiesta esplicita dell’attrice Charisma Carpenter!).

Il sindaco

Il nemico principale della stagione è il sindaco di Sunnydale: la sua storia ci permette di comprendere meglio la storia stessa della cittadina. Sunnydale è stata infatti fondata dallo stesso sindaco proprio sulla Bocca dell’Inferno: Richard è immortale e ha già fatto il classico patto col diavolo. La su ascensione però si completa quando si trasforma il giorno del diploma in un… immenso serpentone, temporaneamente vulnerabile. Buffy e gli studenti collaborano insieme per distruggere il demone, grazie alla preziosa consulenza di Xander (che ricorda ancora l’addestramento militare) e al suggerimento di Faith. Il combattimento finale in sé è un po’ deludente (pensiamo ai vampiri che attendono fermi le frecce infuocate… o alle scene lunghe in cui combattono gli studenti, a cui segue il focus sul serpentone che… in tutto quel tempo rimaneva a guardare?), tuttavia ho apprezzato la caratterizzazione del nemico, così come l’ironia di trasformarsi in un mostro così goffo. Il sindaco è l’unico che si riesca a guadagnare la fiducia di Faith, portandola dal lato oscuro: le permette di uccidere a suo piacimento, le fornisce una vita comoda e quello che appare come l’affetto di un genitore.

Top 3 episodi preferiti

I dolci della banda – Band Candy

Un episodio memorabile è quello in cui gli adulti di Sunnydale si trasformano in adolescenti scalmanati: è l’effetto magico di una barretta di cioccolato distribuita dagli studenti del liceo… che causa dipendenza! Si possono vedere il preside Snyder, Joyce e Giles in una veste nuova… addirittura la mamma di Buffy e il bibliotecario iniziano una storia e fanno sesso due volte (argomento che causerà molto imbarazzo in futuro). Ho apprezzato molto l’episodio per la sua creatività: è stato divertente vedere gli adulti ribelli e irrispettosi delle regole per una volta.

Il sentiero degli amanti – Lovers Walk

In questa puntata Spike torna a Sunnydale disperato perché Drusilla l’ha lasciato; costringe quindi Willow a preparare un incantesimo per riconquistarla. L’unica puntata della terza stagione in cui ricompare questo personaggio, la puntata segna una svolta: Buffy e Angel non possono nascondere più i loro sentimenti, e Willow e Xander vengono beccati a baciarsi. Non solo la povera Cordy ha il cuore spezzato, si fa molto male cadendo da una scala di legno. Ed ecco qui la trollata migliore di sempre: la scena d’apertura è un funerale, e dopo vengono inquadrate Buffy e Willow che discutono del fatto che Cordelia si sarebbe ripresa. Dopo dieci anni avevo rimosso tutto quanto delle prime tre stagioni viste, ma questa scena per me è stata indimenticabile!

Il giorno dell’Apocalisse – The Zeppo

Xander fa da padrone in questo episodio: continuamente tormentato dalle battute di Cordelia, decide di prendere una macchina per cercare di essere più figo… in realtà inizia un’avventura incredibile con dei ragazzi resuscitati! Mentre Buffy e gli altri sono alle prese con un mostro potentissimo, Xander invece cerca di risolvere un’altra situazione molto scottante: peccato che nessuno lo scoprirà mai! Ho apprezzato questa puntata perché per una volta si dà risalto a questo personaggio che passa spesso per inetto!

Il linguaggio in Buffy

Un behind-the-scene della terza stagione ci mostra gli scrittori della serie che parlando del linguaggio utilizzato in Buffy, che hanno assorbito direttamente dal creatore Joss Whedon. Quando una serie tv diventa riconoscibile immediatamente per alcune caratteristiche come il linguaggio, a mio avviso acquisisce un elemento per cui essere ricordata. Mi viene in mente ad esempio Gilmore Girls, che rimane iconica per i suoi dialoghi rapidissimi e infarciti di pop culture references. Nel caso di Buffy, gli autori si sono sforzati di creare un linguaggio originale, pieno di battute, riferimenti, giochi di parole interessanti: come suggerisce uno di loro, avrebbe voluto un team di 40 scrittori a scrivergli le battute durante il liceo! È delicato l’equilibrio da raggiungere: da un lato, lo show deve intrattenerci e quindi i personaggi non possono parlare in modo banale o in monosillabi, dall’altro ci rendiamo conto che il loro modo di parlare è davvero troppo arguto e brillante per essere così azzeccato per 40 minuti! Purtroppo il lavoro di scrittura viene un po’ perso inevitabilmente nell’adattamento italiano: alcune frasi pronunciate da Willow sono davvero difficili da ripetere!

In italiano: uno scarabocchio, io scarabocchio, anche tu scarabocchi!

Alcune considerazioni a margine

Non sarei io se non facessi notare alcune cose che mi hanno fatto storcere il naso! Inizierei col fatto che Buffy è accusata di omicidio nella seconda stagione, all’inizio della terza le accuse sono cadute e non se ne parla più. Proprio così, una cosa così importante appena citata di sfuggita! Un’altra cosa che mi ha lasciato perplesso è stata la prova del Consiglio che Giles è costretto a mettere in atto, indebolendo Buffy e forzandola ad affrontare un demone pericoloso. Alla fine Giles rivela tutto a Buffy, che si sente giustamente tradita; di conseguenza l’Osservatore viene licenziato e ne arriva uno abbastanza inutile, Wesley.

Conclusione

La terza stagione è un’ottima stagione conclusiva rispetto all’arco adolescenziale di Buffy: finita la scuola, ci saranno nuove sfide e nuove situazioni sempre più mature. Ho apprezzato abbastanza gli archi narrativi proposti ed alcune scene intense, ad esempio quando gli studenti del liceo regalano un premio a Buffy per aver difeso in questi anni la scuola (l’ombrellino colorato)! Un po’ mi dispiace appunto abbandonare il setting scolastico (in cui molte serie danno il meglio di sé), però sono anche curioso di sapere come gestiranno la crescita dei personaggi! Vi lascio con questa immagine profetica…